9 ottobre 2021 ore 9.30
Programma
Saluti delle autorità
Alessandra Gorgeri, Presidente Riabilita
Maria Luisa Mion, Presidente Valle del Sole
Interventi
Giovanni Bonelli, psichiatra
Paola Marcucci, medico arteterapeuta
Ingresso libero con green pass
Il progetto è stato pensato all’interno di un laboratorio di arteterapia in sinergia con l’ Associazione Riabilita e la Cooperativa Valle del Sole e in collaborazione con il Comune di Casole d’Elsa che ha dato il suo patrocinio.
L’intento è quello di operare in spazi all’aperto messi a disposizione delle associazioni stesse.
Lavorando insieme si è visto, in tanti anni di sperimentazione con l’arteterapia , come in maniera spontanea si possano formare spazi creativi di esperienza e condivisione, intorno ai quali si annullano le differenze tra individui, dove tutti diventano dei veri artisti.
Non è necessario essere pittori o scultori, ma essere semplicemente se stessi, senza paura del giudizio o senza paura di sbagliare. In questo modo, con questo approccio, tutto diventa fluido e il medium artistico diventa un mezzo per dialogare con se stessi e con gli altri. Un modo di relazionarsi e di condividere esperienze di libertà creativa.
Un progetto quindi che si basa su parole chiave come inclusione, sperimentazione, creatività, e comunicazione, trasformandole in realtà e benessere psico-fisico per tutti i partecipanti.
Quello che potrebbe sembrare un semplice gioco diventa allora un potente strumento di inclusione sociale che accoglie chiunque voglia sperimentarsi al di fuori di schemi prefissati e rigidi.
L’esperienza umana che i vari attori del progetto, non solo utenti ma operatori, artisti, psicologi, medici e volontari, possono trarre da questa esperienza di condivisione, lavorando uno accanto all’altro senza distinzioni di ruolo, ha come fine l’abbattimento delle barriere sociali e del pregiudizio e la creazione di nuovi spazi di confronto con la diversità.
Progetto
Vogliamo giocare con l’ombrello!
Vogliamo provare a creare ombrelli diversi, ombrelli improbabili, ombrelli allegri oppure a colorare gli ombrelli trasformandoli in messaggeri di emozioni e pensieri, trasformando un oggetto utile in qualcosa di diverso, qualcosa che possa veicolare un messaggio, di qualunque tipo, anche solo emotivo.
Perché proprio ombrelli?
Nel nostro immaginario l’ombrello non è solo uno strumento utile per ripararsi dalla pioggia o dal sole, ma è anche l’ombrello di Mary Poppins che ci fa sognare di avere ali piumate come quelle degli uccelli, che ci fa volare in alto sopra i tetti, dove la fantasia si mescola alla realtà, dove possiamo sentirci leggeri e farci trasportare dal vento.
E l’ombrello è anche la ruota, il disco solare con i suoi raggi di luce e il suo manico è l’asse del mondo che sostiene la calotta sferica della volta celeste; in molte culture, simboleggia il potere, sia temporale che spirituale e ci tiene al riparo dalle intemperie e metaforicamente dai brutti eventi, proteggendoci proprio come uno scudo verso gli eventi e il mondo esterno, garantendoci un riparo temporaneo.
Quindi al di là della vena creativa che può emergere nel dipingere un ombrello, di fatto esso è anche rappresentativo di qualcosa che possa fornire riparo dalle intemperie della vita.
Ci piace immaginare la leggerezza di un ombrello che possa farci volare portandoci in una realtà di sogno e chissà se, grazie a questo progetto, i nostri ragazzi non possano diventare, almeno per una volta, un po’ più leggeri, scrollandosi di dosso la pesantezza di una vita vissuta ai margini della società.
Dr.ssa Paola Marcucci